In cosa consiste

L’intervento chirurgico di protesi di ginocchio consiste nella sostituzione delle superfici articolari del femore, della tibia ed, eventualmente, della rotula che costituiscono l’articolazione del ginocchio.

L'obiettivo è quello di eliminare il dolore, spesso severo, causato da una patologia degenerativa della cartilagine (gonartrosi), metabolica (artrite reumatoide) oppure post-traumatica (pregresse fratture del piatto tibiale o del femore distale), per recuperare una buona articolarità e una progressiva ripresa della funzionalità.


Per chi è indicata

Si considera candidato all'intervento di protesi di ginocchio chi

- soffre di un dolore quotidiano intenso al ginocchio (gonalgia) che ostacola le normali attività quotidiane (vestirsi, camminare, fare le scale, guidare…), quelle lavorative e la pratica di hobby o sport

- ha un ginocchio artrosico con dolore, eventualmente associato a rigidità ed instabilità, con episodi di cedimento articolare durante il cammino

- ha un ginocchio deformato dalla gonartrosi e dalla deviazione dell'asse meccanico in varo-valgo.


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Il protocollo riabilitativo

Se le condizioni cliniche sono buone, viene avviato da subito il protocollo riabilitativo con una precoce mobilizzazione attiva e passiva (kinetec) del ginocchio operato.
In maniera graduale il paziente viene educato dai fisioterapisti ad una deambulazione assistita con ausili o bastoni antibrachiali: di solito, una volta dimesso, egli è in grado di camminare autonomamente, fare le scale con appoggi, stare seduto ed alzarsi da solo per andare in bagno.

Il programma di riabilitazione dovrà poi proseguire ambulatorialmente con regolare e costante fisiokinesiterapia ("a secco" e, nel caso, in acqua) per il rinforzo dei glutei, del quadricipite, dei flessori della coscia e del polpaccio.
L'eventuale ritorno all'attività sportiva è possibile solo a seguito di un completo recupero riabilitativo, con l'avvertenza di cominciare da quelle a basso impatto (nuoto e bicicletta).


Domande frequenti

Quanto dura una protesi di ginocchio?

Circa l’85-90% delle protesi ha una sopravvivenza di 10-15 anni dall’intervento. Un problema frequente è rappresentato dallo scollamento (mobilizzazione asettica) delle componenti, che può avvenire a causa del cedimento del cemento o di una marcata osteoporosi. In ogni caso, dopo circa 10 anni, il 25% delle protesi mostra, alle immagini radiologiche, iniziali segni di osteorarefazione: di queste però, solo il 10% risulta sintomatico e necessita di un nuovo intervento.

Come si decide il ricorso all'intervento?

L’indicazione da parte del chirurgo ortopedico viene considerata sia sulla base della storia medica e dell’esame clinico del paziente, sia valutando attentamente le immagini degli esami strumentali eseguiti (RX, risonanza magnetica, TAC).
Essa naturalmente tiene conto anche dell’efficacia delle terapie mediche e fisiche effettuate in precedenza.

Quanto dura la riabilitazione?

L’intervento di protesi di ginocchio, rispetto alla sostituzione protesica di altre articolazioni come, ad esempio, dell'anca, necessita di un trattamento riabilitativo generalmente più lungo, che può durare anche diversi mesi.
Un accurato programma di fisioterapia, associato alla motivazione e a un'applicazione costante da parte del paziente, costituisce il presupposto fondamentale per un buon risultato funzionale dall’intervento chirurgico.